L’elettromiografia è un esame che studia la funzionalità del nervo e del muscolo e riveste un ruolo fondamentale per la diagnosi di patologie del del sistema nervoso periferico e di patologie neuromuscolari. Consente di valutare la gravità e l’evoluzione nel tempo della patologia riscontrata.
Si compone di due parti: 1) l’elettroneuronografia che consiste nella stimolazione elettrica di alcuni nervi per valutarne l’integrità tramite diversi parametri come la velocità di conduzione, la latenza e l’ampiezza della risposta ; 2) l’esame con elettrodo ad ago durante il quale un piccolo ago, sterile e monouso, viene inserito in alcuni muscoli, per registrare l’attività elettrica a riposo e durante la contrazione muscolare. In alcuni casi specifici è possibile che non sia necessario il completamento con l’esame ad ago.
L’elettromiografia (EMG) viene eseguita dal medico neurologo e neurofisiologo con l’ausilio del tecnico di neurofisiologia.
È possibile che, finito l’esame, si avverta un leggero indolenzimento dei muscoli esaminati con l’ago-elettrodo ma che svanirà entro breve tempo.
L’esame ha una durata variabile, dai 20 ai 60 minuti, a seconda del quesito diagnostico.
Il giorno dell’esame si raccomanda di non applicare sulla pelle creme, oli o lozioni che possano ostacolare la rilevazione delle correnti elettriche.
Non è necessario interrompere terapie farmacologiche ma va segnalato al medico che esegue l’esame se si assumono anticoagulanti. Al medico va inoltre segnalato se si è portatori di pace-maker o stimolatori elettrici o se si è affetti da patologie infettive.